A Verona gli studenti manifestano contro la riforma Gelmini in un’aria di festa e senza presenze di antagonisti. Cioè a Verona a fare “alcune” iniziative sono PROPRIO studenti.
Questo scrive la giornalista dell’Arena Irene Pasquetto.
Sottintendendo, quindi, che a Roma e nelle altre città, invece, il fatto che gli studenti siano stati più decisi e rabbiosi (e più numerosi, non certo “avanguardia”) sia imputabile, come dice Berlusconi e la sua banda, a infiltrati.
Cose già sentite: bravi ragazzi, se ballate e fate scenette. Se protestate con educazione. Se non siete eccessivi come quelli di Roma, di Bologna. Quelli di Padova, poi, si sa…
Quando però gli studenti capiscono che un certo modo di protestare non serve a nulla e prendono d’assedio i luoghi del potere o bloccano la mobilità di persone e merci, e non per finta, ecco che tutto ciò che succede è imputabile agli “antagonisti”.
Ma stiamo tranquilli.
Irene Pasquetto ci garantisce che gli studenti veronesi sono in festa.
E non ci sono antagonisti. Alleluja.
Alla giornalista ricordiamo che non ha speranza per Porta a porta: il posto di Bruno Vespa è prenotato da una schiera di leccaculo.
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